martedì 1 gennaio 2008

Gli sgummi di Bregobbio

Parte Prima
Bregobbio è un paese arroccato su grandi rocce, sopra i mille e cinquecento metri d'altidudine. Poche case e ottocento abitanti circa, per un luogo misterioso e affascinante. Il paese vive di raccolta di castagne e di ottimi tartufi, ma non è questa la caratteristica che rende questo luogo unico. Sotto i manufatti umani, nel profondo delle grandi pietre, vivono nell’oscurità delle creature poco identificate. Creature di cui tutti sanno poco e tutti parlano molto, che non si sa se essere buone o malvagie. Sono numerosi gli avvistamenti da parte della popolazione che ama poi farne racconti e leggende. C'è chi sostiene di aver dato loro da mangiare, chi di averci corso assieme, chi di esserne stato inseguito e in tutte le famiglie c’è un nonno o uno zio che narra di averci avuto a che fare.

Parte seconda
I paesani, detti "gobuli" cercano di riordinare le idee in merito alla storia che li sta mettendo al centro del mondo. "Ea 'l videa uno a una voltua.. ciaveva dun muso nero" ci dice Jattolo Sejuolo, un anziano abitante. E Matroso Coppete, il panettiere: "I' una voltua gochegi a briscola cu uno. Perdiedi." Ancora uno dei coltivatori, tale Gombo Ranon: "o i vidiedi ardreo mi orto ace diec ani!".
Saranno leggende? il fatto è che gli Sgummi si possono trovare negli occhi di tutti quassù e una volta che ci parli, con questi montanari dallo strano accento, non puoi che rimanerne almeno stupito e affascinato. Li hanno disegnati da bambini, i piccoli esseri, magari con scarsa abilità ma c'è stata voglia di darne traccia.
Ora la popolazione unita ha deciso di rivolgersi alla televisione per indagare e per cercare di fare luce. Verranno impiegate le telecamere di Telepannocchia sperando che possano riprendere con un documentario anche solo una frazione di quelle vite nascoste.
Gli operatori sono arrivati a Bregobbio in una tiepida domenica di aprile, a coordinarli Jimmy Spadacorta, storico volto di Telepannocchia.
"Sono molto scettico, credo che non troveremo niente, ma sono qui per fare il mio lavoro e perché il sindaco Bregobbio mi paga bene", ha dichiarato Spadacorda attirandosi subito le antipatie dei gobuli. Con lui a scendere sotto le vecchie rocce bregobbiesi ci saranno Mauro Lamiera, cameramen e Giovannina Splatter, fonica.

Parte Terza
Dopo alcuni giorni di ricerche, Jimmy Spadacorta, Giovannina la fonica e Mauro l'operatore si incontrano come di consueto nelle fredde sere di Bregobbio, al bancone del pub locale. Una birra per Jimmy, un brandy per Giovannina e un panino al sugo più una cedrata per Mauro. Ore nove e Matroso Coppete è sbronzo al suo tavolino e in balia della marea. Con lui Jattolo Sejuolo, spalle al muro, occhi puntati sulle natiche di Giovannina. Gambo Ranon entra e fino al suo gruppo di amici, non fa altro che squadrare con gli occhi i forestieri e poi spara "ea non trovegi chel vulievi me parrea", come fosse sicuro che gli Sgummi fossero solo leggenda. E Mauro, biascicando le parole, per contro gli dice che "ah, e se invece avessimo trovato qualcosa?". Silenzio anzi gelo tutto inorno. Jimmy gli dà un colpetto sulla nuca, Giovannina deglutisce con durezza l'alcool. Mauro con ingenuità aveva parlato senza aspettare la conferenza stampa del giorno seguente."Cosua trovegi?" dice Caruoluo il fabbro."Domani, domani alla conferenza stampa" Jimmy cerca di posticipare l'agitazione."Domanua una perbacchia! Vuel diciue adesi!" fanno tutti in coro.Così dal pub fino a tutto il paese e poi ancora verso tutto il mondo si viene a sapere che tra le rocce esistono gli Sgummi. Gli esseri verranno ripresi notte e giorno dalle telecamere, proprio in stile reality show. Mauro il secondo giorno di spedizione, colto da un'improvvisa fame ha tentato di mangiare il primo Sgummo mai visto. Giovannina venerdì ha lasciato la camera d'albergo verso la stanza di Jimmy. Avrà ceduto alle avance dello stagionato presentatore?

Parte quarta
Al pub Da Nonno Jattolo gli abitanti sono inchiodati alla televisone, ormai da diverse sere. Guardano, come milioni di altri spettatori, il reality sui vicini sotterranei, i piccoli Sgummi. Il pub è fatto di due stanze molto ampie, fumoso e appesantito da grandi mobli di legno scuro. Nonno Jattolo se n'è andato da anni, lasciando la gestione del locale a Pestiano Bratoll, non certo al sempre sbronzo figlio Sejuolo, detto Jattolino, che comunque ha un posto riservato al banco.
I gobuli, a guardare Telecipolla, iniziano a pensare che le piccole creature non meritino di vivere in quel modo, senza più privacy e forse umiliati.
"Comue noja sonua! nun vedua?" inveisce il polemico Ranon e continua: "parlati di qua, stesia parola". Certo, gli Sgummi hanno la loro stessa inflessione dialettale, o quantomeno molto simile. Fatto sta che i gobuli comprendono lo scummeo
Il sesto giorno di diretta, uno Sgommo Gambolo si piazza davanti a una telecamera. Un sasso in una mano, dice: "Sgummui al berue su!". E lo ripete decine e decine di volte poi si zittisce, si gira intorno, e come un direttore d’orchestra incita gli altri. Tutti gli altri amici ripetono la stessa cosa, vogliono farsi un cicchetto su da Nonno Jattolo. Lo Sgummo Rapuzo allora, vedendo che dall'esterno nulla si muove, colpisce la telecamera col sasso e la rompe. Via il segnale e corri da un'altra telecamera. Stessa storia, Sgummo Rapuzo inneggia la cantilena di prima "Sgummui al berue su!". Niente ancora e un'altra telecamera esplode con un colpo secco.
Allora la produzione di Telepannocchia interviene e lascia un foglio di carta con scritto "vi faremo sapere presto" e in bregobbiese declinato in sgummeo, per essere sicuri di farsi capire "saperua non tardua". Il parere dei gobuli è però chiaroe decisivo. Gli sgommi saranno invitati da Nonno Jattolo.

Parte Quinta«Ci rimangono pochissime telecamere, quegli sgorbietti neri ce le hanno rotte quasi tutte, e gli ascolti stanno anche calando. Ammettiamo che l’idea del reality è stata un flop». Dev’essere pressappoco questo il giudizio che il presidente di Telepannocchia ha espresso alla produzione del reality sugli sgummi.Le creaturine infatti hanno fatto saltare in aria quasi tutte le telecamere montate appositamente tra le rocce per spiarli. Si sono mobilitati e hanno chiesto a gran voce di andare su al pub Nonno Jattolo a bere qualcosa, quella che sembrava una provocazione per alzare gli ascolti si è ben presto trasformata in una rivolta. Così gli sgommi sono saliti in superficie e le telecamere sono state poste dentro al locale più frequentato di Bregobbio, a svelare i segreti e le abitudini degli sgummi, in convivenza per la prima volta da sempre con i paesani. Pestiano Bratoll il barista sembra contento e al contempo allarmato: «Ea di bela cosua ma - e fa un sospiro, come se un pochino si vergognasse di quello che sta per dire - chiua mi ammonetua per sti sgumia qua?». Strappa un sorriso alla troupe, paga tutto la televisione. A queste parole Jattollo Sejuolo ordina 6 caraffe di spuma col rum, di cui va ghiotto.Prima sera e gran festa, anche se Jattolo Sejuolo è collassato già da ore. Sgummi che zompettano e saltano tra tavolini, bancone e vecchio lampadario. Grida, boccali che sbattono. Poi di colpo il peccato: gli sgummi sono gonfi di cedrata e gin. Lo sgummo Rapuzo s'infuria perchè Solarina la figlia del pescatore non gli fa toccare il seno, spacca il bicchiere a terra e inizia a gridare che «la tetuaaa, tetua di miua». È un gran baccano che non ha fine, anche perchè Ballino il pescatore prende Rapuzo, gli infila la testolina dentro al boccale, lo guarda e gli dice: «stonfio Rapuzo, tel calcia del muso nero». Delirio, rissa, poi la sbronza abbatte tutti, bregobbiesi compresi. Il pub Nonno Jattolo è devastato.

Conclusione
Il reality fu chiuso, troppo poco gestibili e irosi gli Sgummi. Qualcuno disse che Telecipolla avrebbe comprato i diritti da Telepannocchia, ma non se ne fece niente. E così con lentezza infinita i tecnici smontarono le telecamere, i monitor e anche le sale regia improvvisate da Nonno Jattolo. Jimmy Spadacorta salutò quel villaggio a cui non era mai piaciuto, ma che alla fine l’aveva accolto nel difficile periodo del suo quarto divorzio.
Ma qualcosa era cambiato: gli Sgummi erano ormai usciti da sotto le rocce, e non avevano alcuna intensione di tornarci. I Bregobbiesi adesso avevano un problema. Un piccolo, nero ma numeroso problema. Gli sgummi erano tanti e polemici.Era notte, quando scoppiò il caos. Gli Sgummi tentarono di sfrattare gli abitanti del luogo, lanciando sassi, pigne e tentando di prendere il controllo di Nonno Jattolo. Ovvio, non ci riuscirono, anche Jattolo Sejuolo, pur ubriaco come sempre, ebbe la meglio su sette sgummi. Ristabilito l’ordine e rinchiusi gli sgummi nel ripostiglio del pub, Gambo Ranon, già ostile alle creaturine se ne uscì con una idea: "Sgumi, el turismuo e parecchia. Sgumia al mercatuo!". Vendere gli Sgummi? Perché no.
Se ora andate in gita a Bregobbio per fare una bella mangiata e per respirae l'aria di montagna, potete fare un giro nel percorso che dalle rocce porta fino al pub di Nonno Jattolo. Nella strada Sejuolo cercherà di raccontarvi tutto sugli Sgummi e una volta giunti al termine della gita potrete acquistarne uno in una gabbia per uccelli. Vi urlerà contro, vi maledirà, vi chiederà cedrata col gin e insegnerà parolacce in sgummico ai vostri figli, ma non potrete resistere e lo Sgummo diventerà la vostra maleducata creaturina domestica.

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