domenica 16 marzo 2008

Da Awindflag le bandiere contro corrente

a cura di Alex Giginia
E' giusto dirlo: l'individualità è oggi castrata in nome della globalizzazione, il modo più semplice per sopravvivere nel terzo millennio è quello di lasciarsi assuefare da una delle molteplici correnti che ti dicono cosa e come fare ogni tuo singolo gesto in ogni singolo istante della tua vita.
Questa è forse la più grande paura dell'uomo contemporaneo che cerca di evidenziarsi in mezzo alla folla con i capelli sparati per aria o i pantaloni calati fino al ginocchio: ma queste sono solo esteriorizzazioni prive di un messaggio di fondo e soprattutto prive di quella protesta che sta alla base della comunicazione paraverbale di chi non vuole sentirsi come tutti gli altri.
L'ha capito bene Awindflag, società di Frugansepoli sconosciuta ai più, che da anni lavora nel mercato della progettazione di gadget sportivi. Il mercato dei gadget sportivi è forse quello che più di qualunque altro ha a che fare con il duro mondo dell'immagine perchè sventolare una bandiera, indossare un cappellino o la maglia del tuo giocatore del cuore non è solo “fare del tifo” ma è anche il tentativo di sentirsi contemporaneamente uno e gruppo e quindi una sorta di supereroe diverso da tutti gli altri.
Il mercato è in continua evoluzione ed ha presentato nel corso degli anni molte novità: dal cappellino con il ventilatore per le giornate più calde (1979) allo zaino a forma di palla da calcio con le borracce per la birra incorporate (1986) fino ad arrivare alla maglia multi-squadra (2000) in grado di mimetizzarsi in durante le risse sportive e all'orologio multifunzione in grado di accelerare e decelerare il cronometro dell'arbitro (2005). Mai però qualcuno aveva avuto l'intuizione di lanciare un prodotto che tra le righe sussurrasse “guardami, io non sono come te anche se tifo per la stessa squadra”.
Ci prova per la prima volta Awindflag, società tutta italiana, che lancia la prima bandiera controvento: dotata di una presa d'aria nella parte inferiore del manico, canalizza il flusso verso dei bocchettoni che soffiano sulla bandiera dalla parte opposta della direzione del vento che viene riconosciuta grazie ad un sofisticato sistema di sensori a girandola.
Awindflag mescola tecnologia sofisticata ad un design bello e inconfondibile, di classe. Il manico bianco ed ergonomico è dotato di una impugnatura in lattice bianco che non affatica la mano neanche dopo molte ore di sventolamento, i bocchettoni che sparano aria sono invece dorati e in bassorilievo appare scritta a mano il nome della squadra. Una nota la merita la bandiera, il cui tessuto sintetico e cangiante di origine cinese può indurirsi a dismisura azionando il tasto rosso (con sicura) vicino al manico: in questo modo la vostra bandiera si trasformerà in una sorta di ascia del terzo millennio in grado di tirarvi fuori dalle situazioni di tifo più critiche.
Rodolfo Zacciagia, amministratore delegato delle Awindflag, assicura “...questo è il coronamento di tutti i nostri sforzi, il gadget definitivo per chi tifa controcorrente”.
Verrà venduta ad un prezzo base di poco più di 200 euro a partire dai primi di Giugno.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cacchio mitica!!! Io avevo solo il paraorecchie stereo della Awindflag...una vera figata manda in loop l'inno della tua squadra e ti ci puoi connettere alle trasmittenti dei guardialinee...però la bandiera è tutta un'altra cosa....
FI GA TAAAAAAAA

Anonimo ha detto...

Geniali, le mettono in commercio a giugno. Agli europei di calcio e alle Olimpiadi se ne vedranno migliaia.