domenica 30 marzo 2008

"Un mare di bisunto vi seppellirà!". Il grido dell'On. Cosaltro

L’Onorevole Olindo Cosaltro ci accoglie nel suo elegante studio di Montecatollo, nel Troggiano. Lui è il primo bisuntista, un vezzo che al momento della sua diffusione era stato chiamato, appunto, Cosaltrismo. Adesso i bisuntisti sono una trentina e hanno costituito un intergruppo trasversale in Parlamento. Perché lo fanno? Dicono di protestare contro la caduta dei valori politici e così, armati di olezzo e forfora, mostrano al mondo la loro indignazione. Dei bisuntisti adesso si parla molto, anche all’estero.

Onorevole, come le è venuto in mente di non lavarsi i capelli per protesta?
Non ho omesso la pulizia dei capelli per una protesta consapevole. Era mia abitudine. Poi ho visto che la gente commentava e allora ho pensato di usare i capelli unti come mezzo di comunicazione... si, di protesta.
Lasciando perdere le motivazioni politiche, non le pare una cosa poco igenica?
Mah, la vedo una considerazione un po' esagerata. Non ho mai visto nessuno morire di capelli unti.
Usa qualche accortezza?
Compatto i capelli col palmo della mano, molto spesso.
Si sente politicamente discriminato? Cioè, la evitano per non aver a che fare col suo unto?
L'unto è allegorico. Mi stanno alla larga perchè sono insicuri, deboli e perchè conoscono i propri limiti. E mi creda, di limiti ce ne sono un'infinità.
Come si sente quando si passa una mano sui capelli?
Libero, sostanzialmete vivo. Tutto il contrario dell'arido che c'è in giro. Non solo nei capelli intendo.

Robert Verza

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutto questo ha un senso

Anonimo ha detto...

si può in qualche modo comparare il bisuntismo con il rastafarismo?
io trovo che ci siano interessanti analogie...

Anonimo ha detto...

Mi permetto di dissentire.
Non credo proprio che si possa definire il bisuntismo una NUOVA forma di protesta.

E' antica quanto la mia commode Louis XV, per lo meno, e figlia del Trascurantesimo Hard degli anni 70.
Era l'estate del 71, lo ricordo perfettamente perchè avevo appena ricevuto in dono dal mio allora spasimante Upo Upi un volume di certe sue poesie acerbe e licenziose ed era il tempo delle contestazioni studentesche.
Non facevamo altro che marciare avanti e indietro sventolando un calzino bucato che era la protesta di moda in quegli anni e anche noi esponenti della cleptocrazia eravamo in prima fila per manifestare il nostro sconcerto, ovviamente in modo stylish...anche se non ricordo bene qual era il motivo dello sconcerto...
Ricordo però che v'erano già molti tra bisuntisti e crostaceisti e zozzi generici tra i quali sicuramente l'Intenso Momenti, come è stato già sottolineato.

Considero invece una gustosa novità in termini di tendenze di protesta l'ostentazione della forfora e il suo utilizzo nella campagna elettorale quale prova di integrità morale...perciò votiamo senz'altro Cosaltro!

Marchesa Werba De Algo, storica di donne, panda e altre mode transitorie

Anonimo ha detto...

Bellissimo... Marchesa Werba De Algo adorabile nelle parole e nei contenuti.

Conte di Frappiano