
Mi permetto di dissentire. Non credo proprio che si possa definire il bisuntismo una NUOVA forma di protesta. E' antica quanto la mia commode Louis XV, per lo meno, e figlia del Trascurantesimo Hard degli anni 70. Era l'estate del 71, lo ricordo perfettamente perchè avevo appena ricevuto in dono dal mio allora spasimante Upo Upi un volume di certe sue poesie acerbe e licenziose ed era il tempo delle contestazioni studentesche. Non facevamo altro che marciare avanti e indietro sventolando un calzino bucato che era la protesta di moda in quegli anni e anche noi esponenti della cleptocrazia eravamo in prima fila per manifestare il nostro sconcerto, ovviamente in modo stylish... anche se non ricordo bene qual era il motivo dello sconcerto... Ricordo però che v'erano già molti tra bisuntisti e crostaceisti e zozzi generici tra i quali sicuramente l'Intenso Momenti, come è stato già sottolineato. Considero invece una gustosa novità in termini di tendenze di protesta l'ostentazione della forfora e il suo utilizzo nella campagna elettorale quale prova di integrità morale... perciò votiamo senz'altro Cosaltro!
Marchesa Werba De Algo (storica di donne, panda e altre mode transitorie)
2 commenti:
Francamente nelle ricerche effettuate prima di intervistare Cosaltro non ho rinvenuto il termine bisuntismo prima del 2006. Intendo dire che il capello sporco "in giacca e cravatta", elevato a consapevole protesta politica, nasce in tempi recenti. Che poi gente sudicia ci sia sempre stata nessuno lo nega.
RV
mia nonna diceva sempre "piove, governo bisunto!"
Peppe
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