venerdì 4 aprile 2008

Dove vanno gli operai?

di Guido Sabbia

Parte il nuovo show diretto da Marchino Suf, in onda su Tele Pannocchia in seconda serata e dal titolo "Dove vanno gli operai?". Dieci puntate in programma ognuna delle quali seguirà i lavori degli operai, sia lungo le strade delle città che su alcuni cantieri di periferia, visti dagli occhi esperti del presentatore. Suf indosserà i panni degli anziani e più in genere dei curiosi che amano soffermarsi a vedere i lavori in corso.
Marchino, la prima domanda è inevitabile: non teme l'ira dei lavoratori, infastiditi dalle telcamere e dalle domande?
Beh, me lo sono chiesto anch'io assieme alla produzione ma crediamo che il programma verrà preso come un modo di valorizzare gli aspetti più dinamici della vita pubblica, mostrando gli sforzi che vengono fatti nei cantieri, piccoli o grandi che siano.
Sono due anni che è lontano dalla televisione, crede che questa sia la sua occasione di rilancio?
Credo che sia una occasione ma non mi piace parlare di "rilancio". Due anni in fondo sono un breve periodo nell'arco della vita e poi vengo dal grande successo di "Vuota il sacco".
Ci sarà da ridere con questo nuovo programma?
Ve lo assicuro. Rivedendo le registrazioni mi sono piegato in due dalle risate. Vi anticipo che nella prima puntata siamo per le strade di Carogno, un paesino di mille anime dove una squadra di tre persone fa un intervento alla rete fognaria e li vicino c'è un negozio di articoli pornografici... Non voglio aggiungere altro!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Il negozio porno è mio e se mandate in onda quelle scene e quello che è successo vi querelo.

Ho già dato incarico ai miei legali di monitorare la trasmissione.

Andate a spulciare in casa altrui. Perché non parlate di quello che è successo ai sei operai di Casinalunga ?

Anonimo ha detto...

Denunci telepannocchia se vuole... Cos'è successo ai sei operai?
R. Cipolla

Anonimo ha detto...

Non è possibile che nessuno conosca la storia più scabrosa degli ultimi dieci anni in Fridonia.

A Casinalunga i sei operai stavano lavorando all'implementazione della circonvallazione quando all'improvviso sono entrati in sciopero della fame e della sete.

"La circonvallazione diritta non la facciamo" era lo striscione che campeggiava l'indomani nel cantiere.

Mancavano solo 2,7 metri al completamento della strada ma i sei, gli unici uomini della Fridonia capaci di azionare una betoniera, si sono rifiutati di terminare l'opera.

Uno è morto sicuramente di sete... degli altri non so...

Ma dovrebbe essere compito vostro, giornalisti da strapazzo, investigare su questi scabrosi fatti di cronaca, detrimento per un'intera comunità.

E lasciatemi vendere in pace i miei dilatatori anali!

Anonimo ha detto...

Che brutta vicenda...
Luno M.

Anonimo ha detto...

Com'è andata a finire? Gli operai hanno concluso la circonvallazione? O la sete li ha sterminati?