giovedì 12 giugno 2008

"Nana a calci": forse parte il campionato


a cura di Gallo Debello

Finalmente dopo anni di lotte, di proposte, di richieste di finanziamenti, di appelli alle autorità di ogni tipo (da quelle ecclesiastiche, a quelle portuali), ecco che forse il sogno di quei quattro ragazzi di Sbragiàno (LM) potrà avverarsi: lo sport di loro invenzione, il "Nana a calci", vedrà l'inizio del suo primo campionato.

Sono gli anni settantacinque e i diecenni Brunio, Adello, Manavio e Gaio giocavano nella bella aia di Sbragiàno. Ma corda, palla, campana, nascondino, un-due-tre-stella, chiapparello, jogging con le asce, nascondino nudi, sono diventati giochi fatti e rifatti e ci vuole qualcosa di nuovo. Così Adello se ne arriva con un sacchetto di farina e traccia le linee di un campo da calcio (proprio come aveva visto in tv). Ma è un campo troppo piccolo per giocarci in quattro, e sarebbe piccolo anche per starci uno da solo, se poi ci metti pure la palla... Adello aveva forse sbagliato misure? No. Arriva subito Manavio, assisitito da Brunio, con una anatra ("nana", come dicono a Sbragiàno) tra le braccia. E Gaio che fa? Gaio se ne sta lì vicino, seduto su una roccia, a torso nudo, cosparso di olio essenziale al gelsomino a guardare i suoi amichetti felice, contento e un po' emozionato: si, sta nascendo il "Nana a calci". E le regole? E le porte? Inizia la discussione, inteviene l'uno, risponde l'altro, Gaio sorride ancora, si scaldano gli animi, Gaio è sempre più contento, ma no, ma si, meglio così, meglio cosà e poi... la genialata. Adello, la mente del gruppo, esclama: "Ci sono!". E in quell'esatto istante, come per una congettura astrale magica e telepatica, Manavio, il braccio del gruppo, tira un calcio alla Nana. E Brunio subito un altro... Un attimo di silenzio e poi si scatena la gioia, la gioia di aver trovato un gioco nuovo e divertente, la gioia di prendere a calci una nana indifesa, la gioia di quattro ragazzini con poche prospettive nel loro piccolo borgo natio. Oggi, dopo tanti ostacoli posti dalle solite agguerrite associazioni animaliste che non sanno mai divertisi un po', sembra tutto pronto per dare il via al primo campionato di "Nana a calci". La prima squadra ad iscriversi? L'Atletico Sbragiàno! Composto da quattro giocatori, oggi adulti ma ancora bambini dentro: Brunio, Adello, Manavio e Gaio. Quando un sogno, diventa realtà...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

sono ancora aperte le iscrizioni? a chi posso rivolgermi? la nana la fornisce l'organizzazione o va portata da casa?


Relumo

Anonimo ha detto...

la nana è fornita dall'organizzazione, ma nel numero di una a partita. Ogni squadra deve portare una sua nana che si scambia all'inizio con quella della squadra sfidata a mo' di gagliardetto. In caso di morte della nana dell'organizzazione, la partita finisce, la nana di pulisce si impillotta e si mette in forno: questo è il cosiddetto Terzo Tempo del Nana a calci.

Anonimo ha detto...

Quando in questi casi vince lo sport! il senso del valore, dell'onore del rispetto dell'avversario. MIca come il Rugby, un gioco violento e aggressivo. Se poi pensiamo che il terzo tempo del calcio della nana è mangiare la Nana: questa si che è vita!

ciao a tutti!

Anonimo ha detto...

See il rugby. Vai a dire a Cottola che non è uno spot violento...