sabato 4 ottobre 2008

Razzismo in via Cinciallegra


Comune di Sberlengo, tra Valderozzi e Scialacqua Terme. Non siamo qui per trattare la veridicità o meno della celeberrima leggenda di Sberlengo e del Marchese Duca Hof Fungen abile ammaestratore di scimmie ragno ma per portare alla luce un terribile episodio di razzismo avvenuto proprio per le strade di quel, un tempo glorioso, ducato.


All'ora di punta al semaforo di via Cinciallegra dove si interseca la statale per Niquolano se ne sentono di tutti i colori.
La statale infatti si inserisce con una certa prepotenza e con scarse segnalazioni in una tranquilla via di bar e negozietti alla mano proprio di fronte alle mura della piccola cittadina fortificata dove spesso i bambini giocano a tirarsi i gavettoni incuranti del pericolo al quale sono esposti.
Se ne sentono di tutti i colori è vero perchè ormai per i vecchietti del paese è diventato il passatempo preferito: con le loro birre e i mazzi di carte da canasta si appostano sul marciapiede dell'incrocio con tanto di tavolino, sedie e megafono ad inveire e sproloquiare contro tutti gli automobilisti che attraversino Sberlengo ad una velocità superiore ai trenta all'ora che di fatto rappresenta per loro la velocità del suono.
I vecchietti di Sberlengo si sono riuniti in un'associazione che si chiama S.S. (Salvaguarda Sberlengo) e talvolta organizzano veri e propri cori contro gli automobilisti anche se solitamente si limitano ad offenderli gridando dentro al loro megafono "guidi come un cane" e nei peggiori dei casi "testa di cazzo" ...e mai, e ripeto mai, avrebbero pensato di dover mixare le due offese insieme contro la stessa vittima se non fosse stato che Ernesto Lavinta quel terribile venerdì scorso era in ritardo per ritirare il dolce per il compleanno della moglie Luigina Lagatta.Ernesto incurante delle S.S. ha attraversato via Cinciallegra a oltre 40 Km/h suscitando l'ira dei vecchietti che dapprima hanno iniziato con le loro classiche offese ma poi osservando meglio si sono spaventati alla vista di Ernesto che a causa di un incidente fu costretto cinque anni fa al trapianto dell'intera testa e per una serie di sfortunati eventi, complice l'urgenza dell'operazione, l'unica testa compatibile fu rintracciata nella testa del suo fido pastore tedesco Ruter.
Le S.S di Sberlengo hanno iniziato ad inveire contro lo sfortunato automobilista gridando "Testa di cane" e poi spinti dall'odio per la diversità, sono saltati sopra le loro moto d'epoca ed hanno inseguito, raggiunto e costretto a fermarsi il povero Ernesto. Quanto è seguito è quanto di più terribile si possa immaginare: hanno costretto il malcapitato a suon di scudisciate a mettersi a quattro zampe e a fare il riporto con la protesi di un braccio di uno delle S.S. e poi se ne sono andati in giro per Sberlengo con il povero Ernesto legato con un collare; si sono ubriacati ed hanno urinato nella piazza del paese e chiaramente Ernesto a quattro zampe ne ha dovuta tirare su una.
Ernesto è stato ritrovato davanti ad una ciotola di crocchette e in preda al panico il giorno seguente nella cuccia del cane del Sig. Alveolo Frotto (presidente delle S.S di Sberlengo).
Dopo le prime cure ha risposto così alle domande degli inquirenti:
-Uoff!


a cura di

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa storia è disdicevole e Alveolo (lo conosco perchè si giocava a bocce insieme) si dovrebbe vergognare...ad ogni modo sarebbe bello sapere qualcosa di più sulla leggenda di Sberlengo e del Marchese Duca Hof Fungen abile ammaestratore di scimmie ragno...

Rot Weiler

Anonimo ha detto...

Secondo me è tutto odio per gli abitanti di Niquolano...

Anonimo ha detto...

che vergogna