di Guido Sabbia

Feste, danze, vini, liquori fino all’alba per poi proseguire nella giornata con una serie di conferenze che avranno come tema le differenze tra le popolazioni confinanti. In particolare in Piazza Castello a Torino sarà ospitata una delegazione Svizzera per studiare la fattibilità di un allargamento della festa anche agli elvetici.
Al sindaco di Roma Fausto Grelli verranno consegnate nel pomeriggio le chiavi di Parigi. Stessa cosa per il collega francese Marcel Dupont il quale per un giorno sarà sindaco della capitale italiana. È invece a Ginevra, ospiti del ministro degli esteri svizzero Lea Bovet, che hanno deciso di incontrarsi i presidenti delle due nazioni, per commentare i successi portati avanti dalla lodevole iniziativa.
Se mentre gli abitanti di Menton preferiscono servirsi dai meccanici di Ventimiglia, più difficile appare credere che un abitante calabrese acquisti un formaggio dell’Alsazia o che in Lorena si facciano apprezzamenti sulle abitudini tardo pomeridiane dei marchigiani.
Anche se le differenze appaiono incolmabili va ricordato che la giornata di domani rimane un gesto unico di enorme civiltà, che non vuole portare all’unità delle due nazioni ma alla loro maggiore consapevolezza reciproca.
5 commenti:
ma per il calcio!...anche per il calcio sono unite...
Walterone
a me i francesi mi fanno stchifo
Oggi a Ventimglia c'era una viavai di gente mai visto.
Sono qui in un internet point e fra poco vado a vedere il concerto di Cocciante all'ex-dogana ligure.
a me le francesi mi fanno schifo, si radono la fica!
a me le francesi mi fanno schifo, si radono la fica!
G. Peluso
Posta un commento