venerdì 18 aprile 2008

Post Bilunghismo, arte e tragedia

Il Bilunghismo post contemporaneo inizia la sua esperienza dagli anni cinquanta, periodo nel quale si scatenano diverse forme di protesta nei confronti degli ambienti aristocratici. L'idea della corrente olandese si fondava su di una pittura dalle forme allungate, proprio come il bilunghismo pre contemporaneo (vedi sez. Arte opere di Van Fioborre, ndr) con in più dei contenuti dalle impressioni popolari. Semplicemente per questo ebbe ampia diffusione e al tempo stesso breve durata. Il popolo ne aveva acclamato le forme, la massa, con la freddezza che solo essa conosce, aveva già rimpiazzato l'interesse. Forse il più grande post bilunghista fu quel Fiodorino Zeeman, che all'Italia deve il nome di battesimo e la madre. Purtroppo, colpito dal rapido abbandono del pubblico si tolse la vita con atrocità, inghiottendo vernice e malta fino a pietrificarsi le viscere. Lo ricordiamo col quadro "il calciatore e la palla" conservato presso il museo nazionale di Boost in Olanda.

(A sinistra, "Il calciatore e la palla", olio e china su tela - Fiodorino Zeeman, 1952)

Upo Upi

3 commenti:

Anonimo ha detto...

grande upo mi sei mancato!

Anonimo ha detto...

ciao Upo
sono Uro
Uro Uri, ti ricordi?

Anonimo ha detto...

Uro, ciao Uro, certo che mi ricordo! COme stai, tutto bene in famiglia?
Upo U.