giovedì 25 settembre 2008

Artesiano Terme in quarantena: la “flourished nail syndrome”sconvolge la Piana del Secciarone

E' dai tempi della peste che un'intera città non veniva più messa in quarantena nella nostra penisola, ma quelli erano davvero altri tempi: tempi in cui insieme al prete del paese si dava la caccia alle streghe, tempi in cui la medicina spesso si sovrapponeva a rituali antichi gorgoglianti di magia e superstizione, tempi in cui si moriva per un'influenza. Oggi non è più la peste o la lebbra, il colera o la sciatica a fare paura ma la sindrome dell'unghia fiorita. Artesiano Terme, nota alla cronaca per i diverbi avuti in passato con i cugini di Camporognone, è stata completamente sigillata con una enorme semicupola in lattice per limitare il più possibile il divampare di una malattia sconosciuta fino ad ora: la sindrome mortale dell'unghia fiorita.

La malattia ha già mietuto 15 vittime fino ad ora e squadre di medici e scienziati stanno cercando di avanzare alcune ipotesi ma i tempi brevi e l'aumento dei contagi sta rendendo loro la vita molto difficile.
La sindrome dell'unghia fiorita si manifesta all'inizio con dei simpatici fiorellini bianchi sulle unghie, in seguito le unghie (delle mani e dei piedi) iniziano a crescere a dismisura ma quel che è peggio è che iniziano a provocare dolore: non è un classico mal di unghie, è un dolore lancinante e martellante che non cessa neppure quando le unghie vengono asportate.
La sindrome provoca un tale dolore che chi ne è affetto non resiste più di una settimana, neppure sotto sedativi, oppiacei o acidi: i medici le hanno provate di tutte ed hanno fatto arrivare ad Artesiano ingenti quantitativi di vari tipi di droghe per tentare di frenare l'esito della malattia...ma nulla.
Artesiano è ormai un paese in preda al panico: i non malati stanno chiusi in casa a pregare e a drogarsi mentre i malati vagano, fatti di tutte le droghe possibili, simili agli zombi dei peggiori film horror, per le vie della città sotto un cielo di lattice.
Anche se completamente drogati alcuni dei contagiati non riescono a sopportare il dolore e si infliggono la morte conficcandosi dei paletti nel cuore o prendendo a testate gli spigoli dei mobili.
L'equipe mondiale di medici di primo ordine capitanata dal nostro concittadino Giangiacomo Lasalunga si riserva di rilasciarci un intervista in esclusiva quanto prima.
Intanto a Camporognone è stata indetta una festa cittadina che durerà per quattordici settimane consecutive a ritmo si samba e dolcetti al mascarpogno: tra le attività da sottolineare la gara (a nostro avviso di cattivo gusto) di sculture di plastilina con le unghie.
a cura di Werdes Brema

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma si sa nulla sulle cause?
Saranno mica i dolcetti al mascarpogno?
Sono di Artesiano e l'epidemia mi preoccupa. Potrei fuggire sui monti di Bregobbio con tutti i famigli!

Lupino M.

Anonimo ha detto...

Avevo sentito di uno a cui crescevano margerite nel naso. Sarà lo stesso ceppo di infezione. Lo dico così, da profano, ma magari può dare lo spunto giusto ai medici.

Incerto Dessergiusto

Anonimo ha detto...

Quelli di Camporognone proprio non li capisco...che bastardi...si divertono mentre ad Artesiano muoiono di mal di unghie!

Profondo Po

Anonimo ha detto...

Mi scusi gentile sig. Dessergiusto Incerto è mica in grado di darmi nome e cognome, nazionalità, altezza e colore dei capelli della persona di cui parla nel suo commento.
La ringrazio è veramente importante.

Dott. Giangiacomo Lasalunga

Anonimo ha detto...

Galano Massì - 39 anni al tempo della fatale malattia delle margherite nel naso - Maslandese - 1.81 - calvo.

Spero d'essere stato d'aiuto.

I.D.

Anonimo ha detto...

Non immagina quanto.

Dott. Giangiacomo Lasalunga

Anonimo ha detto...

Ma l'unghie quando aviano a fa mmale puzzano anche?

Iva Ava